Le quattro categorie chimiche delle polveri
Epossidiche.
Le vernici in polvere epossidiche offrono ottima resistenza meccanica, chimica e alla corrosione. Queste caratteristiche prestazionali si possono ottenere anche a basse temperature d’indurimento, p.es. 15 minuti a 130°C (temperatura del metallo). L’inconveniente principale è che le resine epossidiche hanno scarsissima resistenza all’esposizione ai raggi UV. Comunque, le vernici in polvere epossidiche sono i prodotti per eccellenza per i componenti sotto il cofano in un ambiente estremo, come ad esempio i blocchi motori.
Ibridi (epossi-poliesteri).
Spesso gli ibridi rappresentano un’alternativa economica alle polveri epossidiche. La resistenza alla corrosione non è così buona come quella di una polvere epossidica ma le altre caratteristiche prestazionali sono simili. Gli ibridi sono in grado di produrre film con ottima distensione e vengono spesso utilizzati come primer. Dato che gli ibridi hanno scarsa resistenza ai raggi UV occorre assicurarsi che le mani di finitura siano completamente opache ai raggi UV.
Poliesteri.
Le vernici in polvere poliestere sono i prodotti d’elezione per l’applicazione su elementi di finitura esterni perché hanno una buona resistenza ai raggi UV. Per tradizione, un’altissima resistenza agli agenti atmosferici esterni era la peculiarità degli acrilici, ma i recenti sviluppi della tecnologia dei poliesteri permettono a questa classe di prodotti di offrire una resistenza pari ad almeno 5 anni di esposizione in Florida. Mescolando i polimeri, i produttori di vernici in polvere adesso sono in grado di offrire l’intera gamma della resistenza all’esposizione in Florida, cioè da 1 a 5 anni (in funzione della specifica e del target di costo). I poliesteri offrono una buona resistenza alla corrosione su un adeguato strato di pretrattamento, ma non allo stesso livello delle epossidiche. Per tradizione, i poliesteri sono fatti indurire a temperature comprese tra I 160° e I 200°C. Tra le applicazioni tipiche delle vernici in polvere poliestere figurano i montanti di portiere e finestrini oltre alle ruote in lega.
Acriliche.
Le vernici acriliche, indipendentemente dalla forma fisica, rappresentano da tempo il sistema normalmente adottato dai prescrittori del settore auto per quanto riguarda le mani di finitura della scocca. Sotto questo aspetto, le vernici in polvere non differiscono dalle altre tecnologie di verniciatura. I sistemi acrilici offrono ottima resistenza ai raggi UV e resistenza chimica, ottima distensione ma la resistenza meccanica, benché adeguata, è inferiore a quella dei sistemi poliesteri. Attualmente, i sistemi acrilici sono forniti utilizzati da alcune delle più importanti case automobilistiche per la finitura delle scocche delle autovetture. Occorre sottolineare che la tecnologia dei sistemi acrilici copre un’amplissima gamma di tecniche di formulazione, compresa quella dei cosiddetti ibridi acrilici/poliesteri. Questi ibridi (da non confondere con gli ibridi epossidici/poliesteri) rappresentano un compromesso tra la resistenza meccanica dei poliesteri e la durabilità esterna degli acrilici. I sistemi acrilici hanno perso terreno nel comparto delle applicazioni su elementi di finitura esterni rispetto ai sistemi poliesteri a durabilità prolungata a causa del minor costo dei poliesteri.